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Livello di emoglobina in persone anziane e malattia di Alzheimer incidente


È stato condotto uno studio per testare l’ipotesi che il livello di emoglobina sia associato alla malattia di Alzheimer incidente.

In totale, 881 persone anziane che partecipavano al Rush Memory and Aging Project, senza demenza e con misurazione del livello di emoglobina, sono state sottoposte a cadenza annuale a valutazioni cognitive e cliniche per malattia di Alzheimer.

Durante un follow-up medio di 3.3 anni, 113 persone hanno sviluppato malattia di Alzheimer.

In un modello a rischi proporzionali di Cox aggiustato per età, sesso e livello di educazione, è stata osservata una relazione non-lineare con livello basale di emoglobina, tale per cui i livelli più alti e più bassi di emoglobina sono risultati associati a rischio di malattia di Alzheimer ( hazard ratio [ HR ] per il valore quadratico di emoglobina 1.06 ).
Questi dati sono risultati invariati dopo il controllo per covariate multiple.

Quando confrontati con quelli con valori clinicamente normali di emoglobina ( n=717 ), i partecipanti con anemia ( n=154 ) hanno mostrato un aumento del 60% nel rischio di sviluppare malattia di Alzheimer, così come i partecipanti con livelli di emoglobina clinicamente elevati ( n=10, HR 3.39 ).

Modelli lineari a effetti misti hanno mostrato che livelli più bassi e più alti di emoglobina sono associati a un tasso più elevato di decadimento cognitivo globale ( parametro stimato per valore quadratico di emoglobina = -0.008, p inferiore a 0.001 ).

Rispetto ai partecipanti con valori clinicamente normali di emoglobina, quelli con anemia hanno mostrato un decadimento annuale di -0.061 unità nel punteggio z nella funzione cognitiva globale ( p inferiore a 0.001 ), così come i partecipanti con livelli di emoglobina clinicamente elevati ( -0.090 unità/anno, p=0.018 ).

In conclusione, nelle persone anziane senza demenza, livelli sia bassi sia alti di emoglobina sono associati a un aumento del rischio di sviluppare malattia di Alzheimer e un più rapido decadimento cognitivo. ( Xagena2011 )

Shah RC et al, Neurology 2011; 77: 219-226



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