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Anomalie a livello di imaging correlate ad amiloide in pazienti con malattia di Alzheimer trattati con Bapineuzumab


Anomalie a livello di imaging legate all’amiloide sono state riportate in pazienti con malattia di Alzheimer trattati con Bapineuzumab, un anticorpo monoclonale umanizzato contro l’amiloide beta.

Le anomalie a livello di imaging legate all’amiloide includono anomalie nel segnale di risonanza magnetica indicative di edema cerebrale vasogenico ed effusione solcale e microemorragie e depositi di emosiderina.

È stato condotto uno studio per valutare l’incidenza di anomalie a livello di imaging correlate all’amiloide durante il trattamento con Bapineuzumab e per valutare i fattori di rischio associati.

Nello studio, due neuroradiologi hanno rivisto in maniera indipendente 2.572 scansioni sequenze FLAIR ( fluid-attenuated inversion recovery ) di risonanza magnetica relative a 262 partecipanti di due studi di fase 2 con Bapineuzumab e uno studio di estensione in aperto.

I neuroradiologi non erano a conoscenza del trattamento assegnato ai pazienti, del genotipo APOE epsilon-4, della storia medica e delle caratteristiche demografiche.

I pazienti sono stati inclusi nell’analisi del rischio se non mostravano segni di edema vasogenico ed effusione solcale nella risonanza magnetica pre-trattamento, se avevano ricevuto Bapineuzumab e disponevano di almeno una scansione di risonanza magnetica dopo il trattamento.

In totale, 210 pazienti sono stati inclusi nelle analisi di rischio: 36 pazienti ( 17% ) hanno sviluppato edema vasogenico ed effusione solcale durante il trattamento con Bapineuzumab; 15 di questi casi ( 42% ) non erano stati identificati in precedenza.

Nello studio, 28 di questi pazienti ( 78% ) non hanno mostrato sintomi associati.

Gli eventi avversi, riportati in 8 pazienti sintomatici, hanno incluso mal di testa, confusione e sintomi neuropsichiatrici e gastrointestinali.

Microemorragie e depositi di emosiderina incidenti sono stati osservati in 17 dei pazienti con edema vasogenico ed effusione solcale ( 47% ), rispetto a 7 dei 177 ( 4% ) pazienti senza edema vasogenico ed effusione solcale.

Tredici dei 15 pazienti, nei quali anomalie a livello di imaging correlate all’amiloide sono state identificate nello studio, hanno ricevuto un ulteriore trattamento di infusione mentre erano presenti edema vasogenico ed effusione solcale, senza alcun sintomo associato.

La manifestazione di edema vasogenico ed effusione solcale è aumentata con la dose di Bapineuzumab ( hazard ratio [ HR ] 2.24 per 1 mg/kg di aumento nella dose; p=0.0008 ) e con la presenza di alleli APOE epsilon-4 ( HR=2.55 per allele; p=0.0001 ).

Dallo studio è emerso che le anomalie a livello di imaging amiloide-associate sono rappresentate da uno spettro di osservazioni di imaging con correlate cliniche variabili; alcuni pazienti con edema vasogenico ed effusione solcale restano asintomatici anche in caso di continuazione del trattamento.
L’aumento del rischio di anomalie a livello di imaging legate all’amiloide tra i portatori di APOE epsilon-4, la sua associazione con alta dose di Bapineuzumab e il suo andamento temporale in relazione al dosaggio suggeriscono un’associazione tra anomalie a livello di imaging legate all’amiloide e alterazione nel burden vascolare dell’amiloide. ( Xagena2012 )

Sperling R et al, Lancet Neurol 2012; 11: 241-249


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