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Un’alterata secrezione di insulina aumenta il rischio di malattia di Alzheimer


I soggetti affetti da diabete presentano un maggior rischio di demenza e di decadimento cognitivo, ma le cause di questa tendenza non sono chiare.

Ricercatori dell’Uppsala University in Svezia, hanno studiato le associazioni tra la secrezione di insulina e il metabolismo del glucosio nella mezza età e il successivo sviluppo di malattia di Alzheimer e demenza.

Lo studio di popolazione Uppsala Longitudinal Study of Adult Men è iniziato nel 1970, quando i 2.322 partecipanti avevano 50 anni.

Durante un periodo osservazionale medio di 32 anni, la malattia di Alzheimer è stata diagnosticata a 102 partecipanti, la demenza vascolare a 57, e la demenza ( di ogni genere ) e il decadimento cognitivo a 394.

Una bassa risposta all’insulina al basale è stata associata a un rischio cumulativo più alto di malattia di Alzheimer ( hazard ratio, HR=1.31 ), anche dopo aggiustamento per età, pressione sistolica, indice di massa corporea, livello di colesterolo sierico, fumo, livello di educazione e resistenza insulinica.

Questa associazione è risultata più forte nei soggetti senza l’allele APOE-epsilon 4.

Una diminuzione della tolleranza al glucosio è stata associata a un incremento del rischio di demenza vascolare ( hazard ratio = 1.45 ), ma non di Alzheimer.
La diminuzione della secrezione di insulina, l’intolleranza al glucosio e la resistenza insulinica sono risultate associate a un maggior rischio di demenza e di decadimento cognitivo.

In conclusione, in questo studio longitudinale è emerso che una diminuzione della risposta insulinica acuta nella mezza età era associata a un aumento del rischio di sviluppare malattia di Alzheimer anche dopo 35 anni e ciò suggerisce un legame causale tra il metabolismo insulinico e la patogenesi dell’Alzheimer. ( Xagena2008 )

Ronnemaa E et al, Neurology 2008; 71:1065-1071


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